L’acqua è un elemento che viene utilizzato anche per la sua alta valenza simbolica nell’architettura d’esterni, ma anche negli interni. Se negli esterni l’acqua può svilupparsi nelle fontane, negli interni trova spazio nei muri d’acqua, dove l’acqua scorre dall’alto verso il basso su pareti verticali con risultati scenografici.
Oggi ci sono elementi decorativi particolarmente interessanti che permettono di creare effetti particolari: l’acqua scorre su di un vetro trasparente o su di una lastra colorata o realizzata in pietra o in altri materiali e può scorrere anche in modo intermittente, come nei muri d’acqua digitali.
Digital water wall, le pareti dinamiche e le tende d’acqua
Nei muri d’acqua dinamici il flusso d’acqua viene interrotto e riattivato ad arte per produrre effetti particolari. L’acqua può scorrere lungo una parete oppure formare essa stessa una parete, come una sorta di tenda che si apre o si chiude a seconda che il flusso d’acqua sia interrotto o presente.
È il caso dell’orologio ad acqua digitale che si può ammirare in Giappone, alla stazione di Osaka: qui l’ora, le previsioni meteo e immagini di fiori vengono “disegnate” dall’acqua.
Le tende d’acqua sono protagoniste di installazioni davvero spettacolari, che rispetto ai muri d’acqua offrono in più la possibilità di un’interazione con chi fruisce lo spazio. È così che l’acqua diventa uno strumento vivo, e permette di creare effetti e sculture dinamiche che prendono vita rivoluzionando la gestione dello spazio.
Elettrovalvole a solenoide
Questi particolari effetti d’acqua si possono ottenere tramite delle piccole elettrovalvole a solenoide che, attivate elettricamente, permettono di aprire o chiudere il flusso dell’acqua.
Le elettrovalvole servono per controllare il flusso di fluidi in pressione tramite un organo di intercettazione che è comandato da un solenoide, cioè una bobina di filo conduttore avvolto a spirale su un supporto cilindrico, che quando è percorsa da corrente elettrica genera un campo magnetico in grado di aprire o chiudere il passaggio del fluido.
L’elettrovalvola è formata da un corpo valvola (1), da un nucleo mobile che può fare da otturatore formato da una membrana divisoria (2) regolata da un pistone (3) che scorre nel tubo guida (4), sul quale viene fissata la bobina (5), e una spina (6) per l’alimentazione.
Per evitare la formazione di alghe e di cattivi odori, l’acqua deve essere disinfettata con l’aggiunta di sostanze chimiche che possono risultare corrosive per i componenti dell’impianto.
Per questo motivo conviene scegliere elettrovalvole in plastica, che resistono alla corrosione.