In tutti gli edifici pubblici la sicurezza antincendio deve essere garantita dalla presenza di una segnaletica idonea e dei dispositivi necessari. In ospedali, cliniche e case di riposo, però, è necessario prestare ancora più attenzione da un lato perché le numerose apparecchiature elettriche possono deteriorarsi e generare incendi, dall’altro per i problemi e le limitazioni dei pazienti ricoverati.
Problematiche specifiche delle strutture sanitarie
Negli ospedali si trovano persone che non possono reagire come dovrebbero a un allarme incendio perché impossibilitate a muoversi o affetti da problemi psichici. Per questo motivo la gestione dell’emergenza e l’eventuale evacuazione presenta enormi problemi. In questo contesto ancora più che in altri è fondamentale concentrarsi sulla prevenzione.
La maggior parte degli incendi è dovuta a cause elettriche e negli ospedali il rischio è più alto per la presenza di numerose apparecchiature per la diagnostica, che richiedono grandi quantità di energia.
È quindi fondamentale prima di tutto scegliere macchine certificate UE e occuparsi con regolarità della loro manutenzione.
Puntare sulla prevenzione conviene
Da un’indagine dei Vigili del Fuoco relativa al periodo 2007/2009 emerge che tra le cause degli incendi nelle strutture sanitarie ci sono anche sigarette, ossigeno e liquidi infiammabili. Naturalmente, non si può evitare in un ospedale la presenza di liquidi e gas infiammabili. Nell’ottica della prevenzione, però, come in ogni altro contesto, il primo passo per prevenire gli incendi è evitare che si trovino insieme i tre fattori della combustione: combustibile, comburente e innesco.
Inoltre, gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d’arte, i locali devono disporre di una adeguata ventilazione e conviene scegliere materiali incombustibili per gli arredi, pavimenti antiscintilla.
È importante anche formare i dipendenti, che devono conoscere i macchinari e i comportamenti da tenere in caso di emergenza.
Una segnaletica adeguata è in ogni caso fondamentale per la sicurezza.
(Fonte: www.ingegneri.info/)