Immaginate un mondo senza segnali e indicazioni. Sarebbe come camminare nelle pagine di un libro di Lewis Carroll, persi e spaesati come Alice nel Paese delle Meraviglie. Eppure, è una realtà che difficilmente riusciamo a concepire, poiché da sempre l’uomo ha tracciato mappe e installato segnali per potersi orientare e muoversi con sicurezza.
L’origine della segnaletica
Già gli antichi Romani avevano compreso l’importanza della segnaletica. Lungo le loro strade, ogni “milium” era segnato da pietre che indicavano la distanza percorsa. Con l’avvento dell’automobile all’inizio del XX secolo, la necessità di segnali lungo le strade divenne imprescindibile, contribuendo a plasmare il mondo occidentale come lo conosciamo oggi.
Segnaletica negli edifici e nei luoghi pubblici
Ma i segnali non si limitano a indicare la via. Nei luoghi pubblici come scuole, ospedali, musei e hotel, ci orientano su come comportarci, garantendo la nostra sicurezza e quella degli altri. Ad esempio, il segnale “Divieto di fumare”, introdotto in Italia negli ospedali, scuole e mezzi pubblici nel 1975, e poi esteso a tutti i locali pubblici nel 2003, ha profondamente cambiato le abitudini sociali.
Le indicazioni non mostrano soltanto la strada da seguire per arrivare alla nostra meta: negli edifici pubblici, come scuole, ospedali, musei o hotel, ci sono segnali che orientano il nostro comportamento, dicendoci che cosa dobbiamo o non dobbiamo fare per garantire la nostra sicurezza e quella degli altri.
L’evoluzione della segnaletica
La segnaletica evolve con la società . Gli esempi abbondano, dal “Divieto di fumare” ai segnali di emergenza e sicurezza più sofisticati. La globalizzazione ha portato alla nascita di segnali internazionali, indispensabili in contesti multilingue, come la segnaletica navale. Tuttavia, permangono segnali locali unici, come quelli in Finlandia che avvisano della presenza di renne, o quelli in Australia per i canguri.
La segnaletica di sicurezza
In particolare, la segnaletica di sicurezza è cruciale per operatori di sicurezza, ingegneri e designer. Questi segnali non solo prevengono incidenti ma promuovono anche un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente. Comprendere e saper progettare una segnaletica adeguata è essenziale per professionisti di questi settori.
La segnaletica non è semplicemente una questione di cartelli e simboli, ma un linguaggio universale che ci guida e protegge. Mentre continuiamo a innovare e evolvere, così farà la segnaletica, adattandosi ai nuovi contesti e alle nostre esigenze sempre in cambiamento. Quindi, è importante continuare a imparare e comprendere il valore della segnaletica nella nostra vita quotidiana. Non solo ci aiuterà a restare al sicuro, ma anche a viaggiare e comunicare più efficacemente in un mondo sempre più interconnesso.
Infine, ricordiamoci che la segnaletica non è solo una questione di regole e obblighi, ma rappresenta un modo per rendere il nostro ambiente pubblico più accessibile e inclusivo per tutti. Continuiamo quindi a utilizzare i nostri “segnali” per costruire una società migliore.